Si dice “sei cambiato” o “hai cambiato”? O in entrambi i modi? Non preoccuparti, ti spieghiamo come funzionano i verbi con doppio ausiliare.
Devi sapere che gli ausiliari “essere” e “avere” vengono definiti verbi di servizio, proprio perché la loro funzione principale è proprio quella di sostenere gli altri verbi, al fine di completarne il significato, di creare i tempi composti o di formare il passivo. Ora vediamo quando è opportuno utilizzare “essere” e quando “avere”.
Ausiliare essere
L’ausiliare essere si utilizza:
- per formare il passivo -> Esempio: “Sono stata rimproverata dalla maestra perché non ho fatto i compiti”.
- per formare i tempi composti dei verbi:
- riflessivi -> Esempio: “Angela si è asciugata i capelli”.
- impersonali -> Esempio: “Ieri è piovuto”.
- intransitivi (della maggior parte) -> Esempio: “Sono andato sulla neve”.
- intransitivi pronominali -> Esempio: “Mi sono dimenticata di pagare la bolletta”.
Ausiliare avere
L’ausiliare avere si utilizza:
- per formare i tempi composti di tutti i verbi transitivi -> Esempio: “Stamattina ho mangiato un buonissimo cornetto per colazione”.
- per formare i tempi composti di alcuni verbi intransitivi -> “Stanotte ho dormito malissimo!”.
Verbi con doppio ausiliare
Prima di capire quando possiamo utilizzare, con un verbo, sia l’ausiliare “essere” che l’ausiliare “avere”, dobbiamo definire il concetto di verbi transitivi e intransitivi.
I verbi transitivi sono i verbi la cui azione transita direttamente dal verbo all’oggetto. Rispondono, quindi, alle domande “chi?” o “che cosa?” (Esempio: “Giorgia mangia una mela” -> che cosa mangia Giorgia? Una mela).
I verbi intransitivi, invece, non hanno bisogno del complemento oggetto, proprio perché esprimono un modo di essere del soggetto. Quindi, in questo caso, l’azione non transita dal verbo all’oggetto, ma resta sul soggetto stesso. I verbi intransitivi sono sempre accompagnati da complementi indiretti (Esempio: “Io gioco con il cane -> NON “io gioco il cane”. Oppure “Giulia arrossisce” -> il verbo riguarda direttamente il soggetto, non ha bisogno di complemento oggetto).
Ora che abbiamo capito qual è la differenza tra verbi transitivi e intransitivi, possiamo capire in quali situazioni ci troviamo in presenza di verbi con doppio ausiliare… e quale dei due scegliere!
Allora diremo che l’ausiliare sarà:
- Essere -> quando il verbo non è seguito da complemento oggetto (Esempio: “Alice, sei cambiata molto” -> notiamo che dopo l’ausiliare essere non c’è il complemento oggetto, quindi il verbo è usato in modo intransitivo).
- Avere -> quando il verbo è seguito da complemento oggetto (Esempio: “Alice, hai cambiato taglio di capelli?” -> notiamo che dopo il verbo c’è un complemento oggetto, quindi il verbo è utilizzato in senso transitivo).
Solitamente i verbi servili (volere, potere, dovere), quando sono da soli usano “avere” come ausiliare. Se sono seguiti da un altro verbo, prendono l’ausiliare del verbo che segue (Esempio: non sono potuta andare in palestra/ non ho potuto comprare una macchina).
È più facile del previsto vero? Basta solo un po' di pratica! Se vuoi migliorare a vista d’occhio, non lasciarti scappare il nostro quiz sui verbi con doppio ausiliare!
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