Con l’obbligo degli scontrini elettronici per commercianti e artigiani, arrivano i registratori di cassa telematici per l’invio online degli incassi giornalieri.
Dal 2019, oltre all’obbligo di fatturazione elettronica, già vigente dal 1° gennaio 2019, seguirà anche l’obbligo degli scontrini elettronici per commercianti e artigiani, ma non per tutti.
Chi è escluso dall’obbligo di emissione scontrini, fatture e ricevute cartacei può scegliere di aderire alla nuova opzione per i corrispettivi elettronici ed ottenere vantaggi.
Approfondiamo meglio come avverrà l’addio agli scontrini, fatture e ricevute cartacei, quali vantaggi ci saranno per chi utilizzerà lo scontrino elettronico, mediante i registratori di cassa di nuova generazione e per quali soggetti l’invio telematico dei corrispettivi elettronici sarà obbligatorio.
Scontrini, fatture e ricevute cartacei, addio?
La normativa ci indica chiaramente che la strada intrapresa è quella che segnerà la fine dell’emissione di scontrini, fatture e ricevute in formato cartaceo.
Con il decreto fiscale Collegato alla legge di Bilancio 2019, preceduto dal decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, è stata prevista la possibilità per soggetti quali artigiani e commercianti (esclusi dall’obbligo di emissione fattura) di fornirsi di registratori di cassa telematici che provvedono a inviare i dati delle operazioni all’Agenzia delle Entrate, ossia i cosiddetti “corrispettivi elettronici“, in alternativa alla emissione di scontrini, fatture o ricevute cartacei.
L’obbligo di emissione con la nuova procedura telematica, dal 1° aprile 2017 è diventata obbligatoria per i distributori automatici senza porta di comunicazione, mentre dal 2018 l’obbligo si è esteso anche ai ditributori automatici con porta di comunicazione e alla grande distribuzione, restando, invece, facoltativa per commercianti al minuto, ristoranti, albergatori, ecc…
Le novità fiscali derivanti dal nuovo decreto Collegato alla legge di Bilancio 2019, invece, avranno effetti a partire dal prossimo 1° luglio, data in cui scatterà l’obbligo di registratori di cassa telematici per i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro. Dal 1° gennaio 2020, poi, salvo specifici casi di esonero, l’obbligo sarà esteso a tutti i commercianti ed esercenti (articolo 22 del D.P.R. Iva 633/1972).
Una vera rivoluzione fiscale che segnerà il passaggio di scontrini, fatture e ricevute fiscali dalla carta al digitale.
Per tutti coloro che dovranno acquistare o adeguare di registratori di cassa telematici all’emissione dello scontrino elettronico, alla trasmissione dei corrispettivi e per la lotteria scontrini, è previsto un bonus del 50%, così come spiegato nel comunicato stampa della Agenzia Entrate del 28 febbraio 2019.
Cosa sono i registratori di cassa telematici e cosa cambia?
I registratori di cassa telematici di nuova generazione sono strumenti che consentono di trasmettere telematicamente gli incassi giornalieri, all’Agenzia delle Entrate, mediante la procedura online della stessa Agenzia denominata: corrispettivi elettronici.
Il registratore di cassa di nuova generazione garantisce l’inalterabilità e la sicurezza dei dati trasmessi, inclusi quelli relativi ai pagamenti effettuati con moneta elettronica, quali ad esempio il POS.
Commercianti al minuto e artigiani, con il decreto legge 127/2015, possono liberamente scegliere di emettere lo scontrino elettronico, quindi di accantonare scontrini, fatture e ricevute cartacei, trasmettendo i dati degli incassi mediante l’applicativo gratuito Agenzia delle Entrate, realizzato per l’inoltro della fattura elettronica e dei corrispettivi elettronici tramite il SID – Sistema di Interscambio – già impiegato per generare, trasmettere e conservare le fatture della Pubblica Amministrazione.
I registratori di cassa telematici, quindi potranno essere liberamente adottati anche da artigiani e commercianti al minuto, che sono esonerati dall’obbligo di emissione e rilascio della fattura ai sensi dell’art. 22 del dpr 633/72, per la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate, dei dati relativi agli incassi giornalieri delle vendite di beni e delle prestazioni di servizi rilevanti ai fini Iva.
I consumatori finali e i clienti dei soggetti che adottano la nuova procedura dei corrispettivi elettronici e dei soggetti che sceglieranno di adottarla, non riceveranno più il documento di spesa cartaceo (scontrini, fatture e ricevute) grazie al cosiddetto scontrino elettronico che verrà trasmesso, in tempo reale, all’Agenzia delle Entrate, tramite i nuovi registratori di cassa telematici.
Ciò non preclude, però, per i consumatori finali e i clienti dei negozi, la possibilità di farsi rilasciare su espressa richiesta, il documento di spesa di cortesia.
Quali vantaggi per chi sceglie di adottare lo scontrino elettronico?
I vantaggi principali per chi ha già adottato lo scontrino elettronico sono 2:
- la registrazione dei corrispettivi giornalieri non è più obbligatoria, perchè alla memorizzazione elettronica e trasmissione telematica, all’Agenzia delle entrate, dei corrispettivi giornalieri, ci pensa il nuovo registratore di cassa di nuova generazione;
- non è più obbligatoria la certificazione fiscale, ossia, l’emissione di scontrini e ricevute con valenza fiscale. Fermo restando, la possibilità di emettere la fattura di cortesia su richiesta dal cliente.
Come aderire all’opzione dei corrispettivi elettronici?
I soggetti che vogliono adottare lo “scontrino elettronico”, devono presentare apposita domanda all’Agenzia delle Entrate. Tale domanda avrà effetto per 5 anni, e, se non revocata, si rinnoverà automaticamente ogni 5 anni.
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