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1 Cripta dei Cappuccini:
La Cripta dei Cappuccini, situata nei sotterranei della chiesa di Santa Maria Immacolata, è uno cimitero “decorato” con le ossa di oltre 4000 frati cappuccini: teschi, denti, femori e altri ossi provenienti dall’antico cimitero dell’ordine dei frati situato vicino al Quirinale nella chiesa di Santa Croce e Bonaventura e raccolti tra il 1528 ed il 1870. La Cripta dei Cappuccini è composta da cinque piccole cappelle che conservano le ossa ed i corpi mummificati di numerosi frati con ancora indosso le loro vesti tipiche. All’ingresso del cimitero è scolpito un motto su una targa, che recita : “Quel che noi eravamo voi siete, e quello che noi siamo voi sarete”. Questo luogo spaventoso si pone in realtà l’obbiettivo di esorcizzare la morte, sottolineando come il corpo non sia altro che un mero contenitore dell’anima immortale e che alla morte dell’individuo le sue membra possono essere liberamente utilizzate per altri scopi… -
2 Casa delle Anime:
Nel medioevo, la Casa delle Anime era uno degli alberghi che s’incontravano sul percorso. Secondo la leggenda, i gestori della Casa delle Anime erano però briganti e degli assassini: avevano costruito delle stanze con i soffitti mobili che durante la notte venivano fatti cadere sull’ignaro ospite , schiacciandolo. Secondo altre testimonianze i malcapitati venivano semplicemente accoltellati o soffocati con una corda, nel sonno o quando si accorgevano d’essere stati derubati. I furfanti, poi, seppellivano il corpo in una macabra fossa comune nelle vicinanze o sul retro della locanda. Curiosità: Nonostante i furfanti siano stati arrestati e giustiziati, Casa delle Anime rimase a lungo disabitata perché considerata dagli abitanti della zona un luogo spaventoso e sinistro. Nel secondo dopo guerra una famiglia decise di provare ad abitare nella casa, diventando testimoni di fatti strani, come pentole che cadevano, oggetti spostati nei posti più strani della casa, rumori e lamenti. Sembra inoltre, che nelle notti di luna piena, nei pressi della Casa delle Anime si aggiri una fanciulla vestita di bianco alla ricerca del suo fidanzato. La povera ragazza era stata promessa in sposa ad una delle vittime dei briganti ed ella non vedendolo tornare dopo giorni d’attesa, decise d’andare a cercarlo da sola, a piedi, dal paese vicino. Ancora oggi, non avendolo trovato, si aggira senza pace nei pressi di Ca’ delle Anime senza potersi separare da questo luogo maledetto e domanda a chiunque la incroci notizie del suo amore perduto, per poi svanire poco dopo nel nulla, lasciando nell’aria un delicato profumo di rose.
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