Il congiuntivo: il tempo verbale che mette in ginocchio gli italiani
Al centro dei dubbi di milioni di studenti e perchè no anche di adulti, c’è sempre il congiuntivo che ormai da sempre riesce a mandare in crisi un po tutti.
Sembra proprio che il congiuntivo sia il tempo verbale più difficile da apprendere… ma non solo! La difficoltà del congiuntivo sta proprio nel saperlo applicare soprattutto nella lingua parlata, più frequente nella maggior parte dei casi rispetto alla lingua scritta.
Quante volte ti è capitato di sbagliare il conguntivo e di essere corretto da un tuo amico che ne sapeva più di te? Sicuramente ti sarai sentito in imbarazzo e in difetto, e chissà in quel momento ti sarai arrabbiato con te stesso per non aver imparato correttamente la regola.
Molti di noi pensano che il congiuntivo sia un ostacolo insormontabile, ma in realtà non è cosi. Basta solo comprendere correttamente come e quando si usa ed il gioco è fatto.
In questa guida ti spiegheremo delle regole fondamentali che dovrai tenere sempre bene a mente per applicare in modo corretto il congiuntivo.
Una raccomandazione però… questa guida non fa miracoli quindi su le maniche e un pizzico di sana volontà!
Quando usare il congiuntivo?
Partiamo da un presupposto essenziale che ti faciliterà le cose. Il congiuntivo viene sempre utilizzato per indicare situazioni di incertezza e instabilità. Per questo si suole opporlo all'indicativo, utilizzato invece per riferirci a situazioni certe e sicure.
Sulla base di questa regola fondamentale presentiamo dunque i primi verbi che accompagnano il congiuntivo:
VERBI DI INCERTEZZA, DUBBIO, IRREALTA' (non essere certi, fare finta che, fingere ecc...)
Esempio:
- Non sono sicuro che stasera voglia uscire con noi
- Dubito che questa relazione possa durare a lungo
I verbi che esprimono insicurezza non sono però gli unici con i quali si affianca il congiuntivo. Prima di enunciarli uno ad uno è opportuno anche sottolineare il fatto che il congiuntivo si trova quasi sempre dopo la congiunzione "che" e sempre in qualità di subordinata (frase secondaria che dipende dalla pincipale). Per questo motivo d'ora in poi capirai perché le frasi che contengono il congiuntivo sono sempre subordinate ed introdotte dalla congiunzione "che". Non a caso il verbo si coniuga sempre così e mai senza!
Il secondo gruppo include I VERBI CHE ESPRIMONO DESIDERIO, SPERANZA, TIMORE, ASPETTATIVA, STATI D'ANIMO insomma delle emozioni tanto positive quanto negative (desiderare, sperare, volere, temere,preferire, amare, aver paura ecc). Facciamo qualche esempio:
- Desidero fortemente che tu venga alla festa di Paolo; ci sarà anche la sua famiglia che lui non vede da tempo!
- Temo che questo esame non vada come previsto
Come si può evincere, nonostante le frasi indichino due emozioni differenti, entrambe includono il congiuntivo, proprio come prevede la regola. Ricordiamo a tal proprostito che l'ultilizzo del congiuntivo per esprimere un desiderio può avvenire anche senza il soggetto. Spieghiamoci meglio attraverso un esempio!
- Magari piovesse domani!
In questa frase non vi è un soggetto ma è altrasì chiaro che questa volontà proviene da un soggetto, anche se omesso nella frase; questo perchè il congiuntivo deve essere usato anche in espressioni come queste: magari, avesse voluto il cielo ecc...
Non demordete. Non è finita qui! Il terzo gruppo è quello formato dai VERBI ATTRAVERSO I QUALI VOGLIAMO DARE UN'OPINIONE O UNA CONSIDERAZIONE PERSONALE sull'argomento in questione (pensare, supporre, considerare, immaginare, credere, avere l'impressione che).
Esempio:
- Preferiscio che sia Laura ad accompagnarmi a scuola questa mattina
- Credo che tu stia andando fuori strada
Dopo aver appreso i tre grandi gruppi di verbi da utilizzare con il congiuntivo è bene soffermarsi su altre costruzioni particolari che ne richiedono la presenza. Innanzitutto la forma impersonale e i verbi impersonali (tutti quei verbi che non hanno un soggetto) come:
- Bisogna, occorre che, basta che, vale la pena che, può darsi che, si dice che, dicono che, pare che, sembra che
O ancora forme impersonali che spesso e volentieri si costruiscono con il verbo essere+il soggetto+congiunzione che:
- E’ necessario / importante / opportuno / giusto / meglio
- E’ stupido / scandaloso / divertente / ridicolo / pazzesco / assurdo
- E’ incredibile / strano / logico / illogico / possibile / impossibile / naturale / innaturale
- E’ probabile / improbabile / facile / difficile / preferibile / discutibile / plausibile
- E’ ora che/ E’ bene che/ E’ male che
- E’ un peccato che / E’ un assurdo che/ E’ uno scandalo che
A queste espressioni si aggiungono inoltre le congiunzioni e i pronomi indefiniti come:
- Benché / sebbene / nonostante / malgrado / purché / affinché
- Senza che / tranne che / come se / prima che / per quanto
- A patto che / a condizione che / nel caso (in cui) / per quel che
o per quanto riguarda i pronomi indefiniti:
- Chiunque, comunque, (d)ovunque, qualsiasi, qualunque
Aggiungiamo alla lista anche le frasi comparative che esprimono appunto un paragone
- E' il regalo più bello che potessi mai ricevere!
Mai dire: é il più bel regalo che potevo mai ricevere! E' del tutto errato sia nella lingua parlata che in quella scritta!
Per finire ricordatevi di usare il congiuntivo anche nlle frasi interrogative indirette, quelle frasi che pur essendo affermative in realtà celano una domanda esplicita:
- Alessandro mi ha chiesto se volessi uscire con i suoi amici
Se vi soffermate sulla frase capite bene che nell'affermazione è celata una domanda. Se dovessimo trasformare questa frase in interrogativa sarebbe: Alessandro mi ha chiesto: Vuoi uscire con i miei amici?
E proprio a questo proposito, dato che finora abbiamo elencato come usare il congiuntivo, è opportuno sottolineare anche quando non si usa.
Partiamo dagli errori più comuni! Ecco alcune frasi con il congiuntivo con alcuni "obrobri" della lingua italiana, inamissibili soprattutto nella lingua parlata.
- Se sapevo, venivo ad aiutarti
- Non sono sicuro che io sia migliore di te
- Non dubito che sia cosi
Se alcuni di voi si stanno chiedendo dove sia il problema, siete nel posto giusto per imparare finalmente questo benedetto congiuntivo! La prima frase è sicuramente quella più gettonata sulla bocca della maggior parte delle persone. Ma non è mai troppo tardi per imparare che una frase ipotetica non va costruita con l'imperfetto ma con il congiuntivo+il condizionale.
Dunque, seguendo le regole, la frase corretta è: "Se avessi saputo, sarei venuto ad aiutarti" Abolite dunque questa forma scorrettissima e convertitevi all'uso corretto della lingua italiana!
Altra regola estremamente essenziale. Quando in una frase i soggetti sono gli stessi non è consentito l'uso del congiuntivo. La seconda frase illustrata su in alto è scorretta perchè il soggetto è sempre "io" dunque va sosituito con l'infinito: "Non sono sicuro di essere migliore di te".
Questa regola vale anche per i verbi che esprimono incertezza, insicurezza e instabilità; nonostante questi ultimi si debbano utilizzare con il congiuntivo, quando il soggetto della frase principale e di quella subordinata sono i medesimi non farti troppe pippe mentali!
Ed eccoci arrivati alla terza ed ultima frase. Non farti ingannare dal verbo "dubitare" che prevederebbe la presenza del congintivo. La negazione espressa con il "non" trasforma il dubbio in certezza. E' come dire: sono sicuro/certo. Non dubitare significa essere certi di qualcosa. Dunque quando vuoi esprimere certezza utilizza sempre l'indicativo.
Ora che hai appreso come e quando usare il congiuntivo mettiti alla prova con questo quiz di 20 domande difficili e scopri il tuo livello di preparazione.
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